sabato 27 agosto 2016

Tu stive 'nzieme a n'ato...


   Quella tra Pino Daniele e Massimo Troisi è la storia di un'amicizia profonda e sincera, prima ancora che di una fortunata e prematuramente interrotta collaborazione artistica. Si conobbero nel 1976 nella trasmissione televisiva No Stop, entrambi hanno successivamente dichiarato che fu come se si conoscessero da sempre. 

Nel 1981 Massimo Troisi, dopo varie comparse con gli irresistibili e indimenticati sketch con La Smorfia, il trio comico creato con Lello Arena ed Enzo Decaro, arriva e si consacra al grande pubblico con Ricomincio da tre, le musiche del film sono di Pino. 
Primi di giugno del 1994, Massimo se ne era andato da appena qualche giorno, stadio San Paolo, Pino Daniele in concerto, io ero là; qualche secondo prima che iniziasse a parlare sul palco ero già in lacrime, già sapevo per chi sarebbe stato il suo primo pensiero; disse: "prima di venire qua stasera sono passato a prendere Massimo a casa, mi hanno detto che non c'era, era già qua con voi!"...le lacrime non si sarebbero più fermate!

     


Nel 1991 una breve e toccante poesia di Massimo viene messa in note da Pino e inclusa nell'album "Sotto 'o sole". Pensavo fosse Amore invece era un calesse  è il titolo del film che ne esprime il triste messaggio di fondo, a volte si confonde qualcosa di fugace, di labile, di illusorio con l'Amore, quello autentico con la A maiuscola; l'intera colonna sonora del film è ancora di Pino Daniele.
Ci hanno lasciato entrambi troppo presto...ma ci hanno lasciato un patrimonio inestimabile di musica, di poesia, di irripetibili emozioni; hanno consegnato all'Italia e al mondo, ognuno nel proprio ambito, l'immagine profonda di una napoletanità moderna, diversa, intrisa di valori e di sentimenti, ironica e struggente, malinconica e allegra, slegata e lontana dai soliti stereotipi. 
Sono e rimarranno sempre, immortali, nel cuore e nell'anima di ogni napoletano e non solo. Sicuramente, lassù tra le nuvole, staranno ancora scherzando tra loro, tra un accordo di Pino e una battuta di Massimo...e il coro degli angeli del Paradiso a fare da fortunati spettatori.

      Ciao guagliu'..


Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
a me, a me
quann' s'è annamurato.

Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo
comm'è succiesso, ammore,
ca è fernuto
ma je nun m'arrenno
ce voglio pruva'.
Je no, je no
'o ssaje comme fa 'o core
je no, je no
quanno s'è sbagliato.





                              Sotto 'o Sole - Pino Daniele

mercoledì 17 agosto 2016

Dizionario napoletano: "Pucchiacca"


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La Pucchiacca ...o meglio 'A pucchiacca credo sia superfluo specificare cosa sia. Noi uomini faremmo follie per essa!

A causa sua si sono commessi omicidi, crimini, ammazzamenti, si sono scatenate guerre e rivoluzioni.

Grazie a questo inestimabile dono di natura, la donna riesce ad ottenere, nel bene e nel male, tutto ciò che desidera. Secondo un noto proverbio, tira più un pelo della stessa che un carro di buoi!

Ma con "Pucchiacca" principalmente si indica una varietà di insalata molto gustata dai napoletani: 

'a pucchiacchella (molto gustosa), che si prepara insieme alla rughetta (altra insalata) per formare "rugola e pucchiacchella"

L'origine etimologica è chiaramente latina. Infatti con il termine "Portulaca" si indicavano, appunto, le erbe. L'associazione con l'organo sessuale femminile, è dovuto alla fusione del termina con "Pucchia" con cui si indicava una fonte, un luogo dove sgorga l'acqua. Credo non sia il caso di approfondire il perche' dell'associazione.
Ricordo inoltre, che la pucchiacca (l'insalata) cresce poco alta, quasi rasa al suolo (anche in questo caso non mi sembra opportuno specificare l'analogia).

   

  Dizionario napoletano